Corrado Bocchi e il Duomo di Castiglione delle Stiviere
Gli avevo telefonato il giorno prima del suo ricovero in Ospedale a Castiglione d.Stiviere e l’avevo sentito con la voce fiacca tant’è che gli avevo chiesto se era per il dolore per la morte di don Antonio o se avesse qualche problema di salute. Mi aveva risposto: “Tutto bene”. Quand’ero curato a Castel Goffredo ( 1972-1977) ogni tanto partecipava al gruppo giovanile del “Giovedì sera” alla Casa del Giovane e si distingueva per la sua capacità critica, il suo spirito libero e tenace. Già allora, ricordo, era attento all’arte e alle cose belle. L’amicizia tra me e lui non si è mai sopita.
Diventato parroco a Castiglione delle Stiviere l’ho interpellato più volte e volentieri ha sempre messo a disposizione la sua competenza storico-artistica e organizzativa anche per le realtà castiglionesi, soprattutto per il Duomo.
E’ stato Corrado a organizzare l’indimenticabile serata celebrativa dei 250 anni del Duomo ( 1761-2011) con la presenza del Vescovo Busti e di tantissima gente e a seguire la stampa del libro “La Chiesa sul Colle”. In collaborazione con il prof. Biondelli è poi stato stampato il libro “I marangoni nelle terre del Principato – sec.XVI-XVII”. Da questo studio è sortito il “Museo del Duomo” con particolare e ragionata esposizione degli arredi lignei, sempre del Duomo .
Infine non posso dimenticare la sua ferma volontà di far entrare il “Gruppo culturale Santi Nazario e Celso” nell’organizzazione culturale-turistica delle Terre dell’Alto Mantovano che ha permesso di ottenere contributi per il restauro dell’Organo del Duomo.
In mezzo a tante notti (malattie, morti…) si vedono meglio le stelle di fede, intelligenza, cultura ed amore per il bello.
Don Giuliano Spagna