In ricordo di Corrado
Tanta luce
troppo breve
Queste poche parole scolpite sulla tua lapide sono la sintesi della tua vita e del nostro sgomento.
Eppure se siamo qui davanti a questo altare che tu hai amato, è perché, nonostante il dolore e la mancanza della tua presenza fisica, sappiamo che sei ancora qui con noi.
Le vie del signore sono davvero imperscrutabili e difficili da percorrere, ma il dono di averti avuto come guida e compagno di viaggio, insieme a Don Antonio, è stato un privilegio così grande che forse non meritavamo.
Ti sono stata al fianco negli anni del sogno in cui pochi credevano e ho potuto apprezzare la tua tenacia, la tua fede e l’impegno incondizionato per donare alla tua comunità tempo e professionalità senza mai risparmiarti.
Tenace, deciso, ma allo stesso tempo amabile, sapevi tenere insieme un gruppo non sempre facile da gestire.
Ti ho ammirato, ti ho voluto bene, ti ho apprezzato e ti ho difeso quando qualche voce, fuori dal coro, ti accusava di megalomania. E’ vero, pensavi in grande, ma solo i Grandi e quelli che costruiscono il futuro lo sanno fare. Tu l’hai saputo fare e hai regalato a Castel Goffredo un gioiello di cui tutto andiamo fieri: il Mast. Senza di te, noi che con te abbiamo lavorato, non avremmo potuto fare tanto.
Sì, Corrado, tanta luce, una luce che continuerà a risplendere perché, ne sono certa, il tuo esempio sarà di guida e stimolo per i tanti giovani che alla tua sequela hanno imparato a spendersi con generosità come tu hai loro insegnato.
Grazie Corrado, la tua luce brilla ancora.
Marisa Papi