Una delle tante cose che mi fanno ricordare di te caro Corrado, è la tua “pignoleria”…anche nei piccoli dettagli, come mettevi tu la fogliolina di salvia nel piatto di tortelli all’erba amara…mai più nessuno come te!!!! Questo gesto in apparenza banale, per te doveva avere, invece, la sua giusta importanza, in un piatto che anche tu, come tutti noi, sostenevi e apprezzavi.
Tutto quello che hai fatto era per far scoprire e apprezzare Castel Goffredo non solo a noi “distratti” concittadini, ma portare la sua storia, le sue bellezze nascoste, i suoi tesori ritrovati oltre i suoi confini. Per te Castel Goffredo era un pozzo di meraviglie da riportare alla luce. Sei riuscito a coinvolgere tantissime persone che avevano probabilmente la tua stessa passione ma che non sapevano come esprimerla e tu gli hai aperto queste porte di cultura e di entusiasmo.
Concedimi di dire che a volte eri un proprio un “cappero”: quando ti intestardivi su certe cose non ti schiodava nessuno…(vedi ad esempio le discussioni registiche sulla Cena dentro lo spettacolo…)
Tutti i tuoi appunti scritti a matita sulla tua inseparabile agenda… Ti si poteva riconoscere subito: tu sotto i portici con l’agenda sotto il braccio, tu che entri al MAST con l’agenda, tu che vai al bar a bere il caffè con l ‘agenda…
Le tue strabordanti idee erano come acqua fresca per noi poveri assetati di voglia di fare. Peccato per quegli “ottusi” che non hanno avuto la voglia, la lungimiranza o il coraggio di seguirti…
Caro Corrado, mi mancherà il tuo arguto senso dell’umorismo, la tua voglia di fare e di andare sempre avanti, il sostenere con forza le tue bellissime idee, la tua vulcanica testa piena di progetti….Ma sono certa che, come Pollicino ha lasciato una scia di sassolini per tornare a casa, noi seguiremo la tua scia di sassolini che è fatta di cultura, di entusiasmo, di storia e di bellezza.
Grazie Corrado.
Rossandra Sossai