Caro Corrado quando mi è giunta la triste notizia della tua improvvisa scomparsa mi sono trovato dapprima incredulo e poi alla conferma pervaso da tanta , tanta desolazione.
La mia memoria corre al periodo in cui dal 1995 al 1999 fummo impegnati insieme nell’amministrare la nostra città di Castel Goffredo. In seguito i rapporti si sono diluiti in quanto , io credo, non più Sindaco, non ero più in grado di dare risposte alle tue innumerevoli idee e proposte per un progresso culturalmente straordinario della nostra Comunità. Molte scelte e attività culturali furono indirizzate da Te, con straordinario impegno perché a Castel Goffredo venisse riconosciuto un ruolo maggiore da parte degli Enti territorialmente superiori, per poter ottenere più finanziamenti, più servizi, più risorse per una comunità che, fino agli anni ottanta, era convinta che ogni cosa dovesse essere fatta con le proprie risorse, ottenendo come risultato una cultura autarchica, il completo isolamento culturale, geografico, stradale, dei servizi … Il tuo contributo insomma fu fondamentale non solo nella realizzazione dei grandi eventi: la mostra in sala consiliare “ I colori del Sacro” , l’impresa della grande mostra “IMMAGINA” sulla nostra città, la realizzazione di una grande scultura alta dieci metri di Ferruccio Bolognesi in Municipio ed il recupero con restauro di diversi monumenti cittadini. Tutto questo con la tua assidua raccolta di varie ed importanti sponsorizzazioni, dimostrando che la forza delle idee e dei tuoi progetti erano in grado di aprire le porte degli Istituti di Credito e delle Aziende locali. Così come ci convincesti che la nostra Amministrazione doveva puntare sempre al massimo: per la formulazione del nuovo Piano Regolatore l’incarico al Politecnico di Milano, per una nuova biblioteca nell’ex consorzio agrario lo Studio dell’Arch. Gaia Aulenti, il trasferimento dell’archivio della comunicazione per la Moda dall’ Università di Parma con l’aiuto del Prof. Arturo Carlo Quintavalle. Proponesti l’acquisto di casa Cappa di via Roma in fondo ai portici per un centro culturale, soprattutto per i nostri giovani. Ti interessasti di migliorare il trasporto pubblico con APAM convincendo l’allora dirigenza a sperimentare più collegamenti con addirittura una linea interna nella nostra città. Con la tua smisurata cultura ed amore per Castel Goffredo hai contribuito indelebilmente ai vari progetti di recupero di piazza Mazzini, piazza Castelvecchio, piazza Martiri della Liberazione, l’ entrata con i giardini pubblici di via Mantova. Raccontata così quanta “roba” in solo quattro anni di Amministrazione comunale, eri un vulcano con una smisurata volontà (grande tua caratteristica) di raggiungere tutti quegli obiettivi che immaginavi fossero il meglio per la nostra Città. Non nascondo che qualche volta vi furono momenti di attrito fra di noi (ora con mio grande rammarico) nel formulare un equo programma delle priorità pubbliche: cercavo di farti comprendere che non solo dovevamo colmare e sviluppare il bisogno culturale, ma che anche si dovevano al meglio strutturare altri servizi come il nuovo ciclo dei rifiuti, un migliore sostegno alla scuola superiore per operatori tessili e rispondere ai bisogni spiccatamente sociali ( già si evidenziava la crisi industriale). A tal proposito riporto qui quanto mi scrivesti in una lettera del 5 – 3 – ’99:
“……………….Mi sento profondamente in imbarazzo nel dover ricordare proprio a Te queste cose che credevo fossero ormai patrimonio Tuo e di quasi tutto il gruppo dei Consiglieri di maggioranza, ma evidentemente mi sbagliavo. A volte le idee hanno bisogno di molti anni per maturare, spesso devono passare intere generazioni, ma io penso che “la storia siamo noi” e non ho tutta la pazienza necessaria per aspettare che il tempo passi. Tuo leale Consigliere”
Non ti sei mai fermato, ti ho indirettamente seguito con tanta ammirazione con la tua più grande opera del MAST e poi hai sviluppato dal nulla l’Ufficio turistico territoriale dell’Alto-mantovano e poi hai sostenuto la bella iniziativa di “Libri sotto i portici” e poi hai dato il via alla riqualificazione della torre cittadina. E quanto impegno hai profuso nel recupero e restauro di diverse opere sacre della Parrocchia!
Ci hai lasciato troppo presto, spero e auguro che il gruppo di Volontari dell’associazione MAST continui sulla strada da te aperta. Ti dobbiamo tantissimo, auspico che il tuo enorme impegno per la Comunità castellana venga adeguatamente riconosciuto a memoria.
Ti vorrei abbracciare forte forte, spero presto di farlo con Gianna e i tuoi figli.
Pietro Nardi
Castel Goffredo, 27 Aprile 2020