La scomparsa di Corrado è giunta inattesa, in una Città bloccata dal virus e attonita per la morte di Don Antonio.
Le circostanze non hanno neppure consentito un ultimo, affettuoso saluto al custode dei tesori artistici di Castel Goffredo. Verso di lui tutta la Città ha un debito per le innumerevoli iniziative volte a conservare e valorizzare il patrimonio storico e artistico, ma anche per la lungimirante ed instancabile opera tesa a promuovere il nostro territorio: elencarle tutte potrebbe non rendere giustizia, essendo certo che qualcuna rischierebbe di non essere citata.
L’augurio per la nostra Città è che altri riescano a proseguire la sua opera, articolata su molteplici fronti, per continuare un percorso apparentemente senza fine, a vantaggio di tutta la nostra comunità: sarà difficile, ma ci sono persone capaci e motivate e la sfida, per quanto difficile, può esser vinta.
Ciò che non sarà possibile colmare è la sua assenza, che sarà evidente ogni giorno in cui non lo vedremo passare sotto la loggia del Municipio per avviarsi verso l’ufficio sotto i portici o verso il Mast.
Ciao Corrado, la tua passione e generosità sono state un esempio che ha reso migliore la nostra comunità, la tua scomparsa ci rende inesorabilmente più poveri e soli.
Alfredo Posenato